Trapianto di fegato da donatore vivente versus donatore deceduto per i pazienti con malattie correlate al virus della epatite C
Il trapianto di fegato da donatore vivente rappresenta una valida alternativa al trapianto di fegato da donatore deceduto per i pazienti con malattie correlate al virus della epatite ( HCV-correlate ) in circostanze di grave carenza di organi.
Tuttavia, gli esiti del paziente e del trapianto e le recidive di infezione da HCV dopo trapianto di fegato da donatore vivente rimangono controversi.
Sono stati confrontati i risultati post-trapianto dopo trapianto di fegato da donatore vivente e trapianto di fegato da donatore deceduto.
E’ stata eseguita una revisione sistematica ed una meta-analisi.
Gli end point principali erano la sopravvivenza dei pazienti, la sopravvivenza del trapianto, il tasso di recidiva e il rigetto acuto.
Sono stati inclusi in questa analisi 14 studi per un totale di 2.024 partecipanti.
La sopravvivenza dei pazienti è risultata simile tra i gruppi ( 1 anno: OR=0.78, P=0.31; 2 anni: OR=0.71, P=0.23; 3 anni: OR=0.79, P=0.18; 4 anni: OR=0.92, P=0.83; 5 anni: OR=1.06, P=0.86, rispettivamente ).
Anche se le sopravvivenze del trapianto a 1 e 3 anni sono risultate inferiori nel trapianto di fegato da donatore vivente, le sopravvivenze del trapianto a 2, 4 e 5 anni sono risultate simili.
I tassi di recidiva di HCV e tassi di rigetto acuto sono risultati equivalenti.
In conclusione, il trapianto di fegato da donatore vivente è risultato equivalente al trapianto di fegato da donatore deceduto in termini di sopravvivenza del paziente, sopravvivenza a lungo termine del trapianto, recidiva di infezione da HCV e tassi di rigetto acuto, con sopravvivenza a breve termine dei pazienti e del trapianto potenzialmente inferiore. ( Xagena2012 )
Hu A et al, J Hepatol 2012; 57: 1228-1243
Inf2012 Gastro2012
Indietro
Altri articoli
Efficacia e sicurezza di JNJ-73763989, un siRNA, e del modulatore dell'assemblaggio del capside Bersacapavir con analoghi nucleosidici o nucleotidici per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite B: studio REEF-1
JNJ-73763989 ( JNJ-3989 ), un piccolo RNA interferente, è mirato a tutti gli RNA del virus dell'epatite B ( HBV...
Gli antistaminici H1 riducono il rischio di carcinoma epatocellulare nei pazienti con virus dell'epatite B, virus dell'epatite C o doppia infezione da virus dell'epatite B e da virus dell'epatite C
Gli antistaminici H1 ( AH ) possono esercitare effetti protettivi contro il cancro. È stata studiata l'associazione dell'uso di antistaminici...
Prevalenza dell'infezione da virus dell'epatite B occulta negli adulti
Nonostante le crescenti preoccupazioni circa la trasmissibilità e l'impatto clinico, l'infezione occulta da virus dell'epatite B ( HBV ) ha...
Antivirali ad azione diretta come trattamento primario per i linfomi non-Hodgkin indolenti associati al virus dell'epatite C: lo studio BArT della Fondazione Italiana Linfomi
Un gruppo di ricercatori della Fondazione Italiana Linfomi ha trattato in modo prospettico pazienti con linfomi indolenti associati al virus...
Gli antistaminici H1 riducono il rischio di carcinoma epatocellulare nei pazienti con virus dell'epatite B, virus dell'epatite C o doppia infezione da virus dell'epatite B e da virus dell'epatite C
Gli antistaminici H1 ( AH ) possono esercitare effetti protettivi contro il cancro. È stata studiata l'associazione dell'uso di antistaminici...
Sofosbuvir / Velpatasvir con o senza Ribavirina a basso dosaggio per i pazienti con infezione cronica da virus dell'epatite C e grave insufficienza renale
I dati relativi all'efficacia e alla sicurezza nel mondo reale di Sofosbuvir / Velpatasvir ( Epclusa ) con o senza...
Rischio di reinfezione da epatite C a seguito di una terapia di successo tra le persone che convivono con il virus HIV
I benefici degli antivirali ad azione diretta nell'eliminazione del virus dell'epatite C ( HCV ) nelle persone che convivono con...
Antivirali ad azione diretta come trattamento primario per i linfomi non-Hodgkin indolenti associati al virus dell'epatite C: lo studio BArT della Fondazione Italiana Linfomi
Sono stati trattati in modo prospettico i pazienti con linfomi indolenti associati al virus dell'epatite C ( HCV ) con...
Sicurezza ed efficacia di Sofosbuvir - Velpatasvir per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite C nei pazienti naive-al-trattamento: studio SHARED-3
Il genotipo 4 del virus dell'epatite C ( HCV ) è il tipo predominante di HCV che si trova nell'Africa...
Sicurezza ed efficacia di Sofosbuvir - Velpatasvir - Voxilaprevir per il ritrattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite C nei pazienti con precedente fallimento del trattamento antivirale ad azione diretta: studio SHARED-3
I sottotipi non-a/d di genotipo 4 del virus dell'epatite C ( HCV ), che spesso presentano sostituzioni NS5A associate alla...